SAN LAZZARO – Più di 200 persone hanno risposto “sì” all’invito della nostra zona pastorale e si sono ritrovate sabato 4 giugno alle ore 19 presso il cortile dell’Oratorio S. Marco per la celebrazione della Veglia di Pentecoste.
L’Eucarestia è stata presieduta dal Parroco di S. Lazzaro Don Stefano Savoia e concelebrata dai Parroci delle Chiese di zona, bella l’immagine di tutti i nostri pastori insieme al loro popolo, che celebrano all’aperto in una splendida serata di inizio estate.
I canti sono stati affidati a tutti coloro che animano la liturgia nelle diverse parrocchie della zona, con la sapiente direzione di Elisabetta Fogacci e accompagnati all’organo dalla maestra Elisabetta Simone.
Abbiamo iniziato invocando, attraverso il canto, lo Spirito e ascoltando in abbondanza la Parola del Signore attraverso una serie di letture intervallate da salmi ed orazioni.
Ha tenuto l’omelia Don Ruggero Nuvoli, amministratore parrocchiale della Croara, che ha commentato il Vangelo di Giovanni (Gv 7,37-39) “Sgorgheranno fiumi di acqua viva”. E’ partitodalla domanda che tutti nella vita ci poniamo “Per cosa siamo fatti? Come possiamo raggiungere nella nostra vita la pienezza della gioia?”. Ci verrebbe da rispondere che la gioia la potremo avere nella conoscenza dell’amore di Dio ma questo non è tutto, perché sarebbe come ricevere in dono un bellissimo abito da sposa ma non indossarlo mai, o avere una bellissima casa ma non poterla mai abitare, perché la pienezza della gioia non è solo ricevere questa grazia, anche se stupenda, ma è avere la sete di chi viaggia lungamente in terra arida, la sete di chi cerca rifugio dalle prove della vita, solo possedendo questa sete possiamo essere sulla “strada della vita”
Per colmare questa sete è necessario l’incontro con Dio, l’unico dal quale può scaturire il rivolo d’acqua che trasforma le nostre vite. Questa sete non si estingue con facili entusiasmi o con piccoli contentini, necessita della ricerca dell’uomo alla sua completezza che può avvenire unicamente in Dio perché l’uomo è disegnato per compiersi in Dio tramite la Sua parola.
Gesù si offre come la sorgente di questa acqua che disseta nel profondo il nostro cuore, ma nello stesso tempo rende noi credenti fonti di acqua viva, attraversati dall’amore di Dio, noi stessi diventiamo la “fonte”. Possiamo noi stessi, nella nostra condizione di figli, essere ispirati dallo Spirito Santo che dona la pienezza di vita. Il nostro compito è quello di “consumarci” per donare al mondo l’amore di Dio.
Il video dell’omelia integrale di don Ruggero Nuvoli:
Abbiamo poi rinnovato le nostre promesse battesimali e acceso le candele dal cero pasquale (durante la celebrazione è rimasto inoltre sempre acceso un braciere con la fiamma viva, simbolo dello Spirito Santo che accende i cuori, illumina e riscalda)
La preghiera dei fedeli si è svolta con una modalità particolare: ci siamo divisi in gruppi con la vicinanza di un prete e chi voleva ha proposto le proprie intenzioni perché al termine venissero portate, tutte insieme, al cospetto del Signore.
Nel nostro gruppo, in particolare, abbiamo pregato per i nostri genitori, per quelli ancora in vita e spesso in difficoltà per l’età o la malattia e per quelli che già ci hanno lasciato ricordandoli al Signore con estrema gratitudine per quanto ci hanno insegnato nella vita, per i nostri figli affinché il Signore li protegga sempre e perché noi genitori possiamo avere sempre la capacità di indirizzarli al bene con il nostro esempio e perché la ricerca della trasmissione della nostra fede non sia vana e non vada mai perduta, per le persone più fragili affinché ricevano attenzione ed amicizia, per le vocazioni affinché tutti possano sempre avere persone che trasmettono loro la Parola del Signore, che impartiscono i sacramenti e che siano di esempio e conforto.
Questa particolare modalità si è rivelata ricca di emozioni perché non sempre è facile condividere le intenzioni personali con i nostri fratelli., a volte nemmeno personalmente conosciuti.
E’ stata una veglia organizzata con grande cura (grazie in modo particolare alla nostra Presidente di zona Donatella Broccoli, che si è prodigata perché tutto andasse al meglio) molto partecipata, emotivamente coinvolgente, penso davvero che tutti, nonostante il sabato di un ponte di giugno, al termine siano stati davvero contenti di esserci perché l’arricchimento è stato grande.
Cristina Cavrini